I numeri ordinali sono una parte importante della lingua italiana e sono usati in vari contesti per indicare ordine e sequenza.
Sono diversi dai numeri cardinali (uno, due, tre, ecc.) che indicano quantità. I numeri ordinali sono usati per classificare e posizionare oggetti o persone in un ordine specifico.
Ecco i primi dieci numeri ordinali:
I numeri ordinali sono aggettivi, quindi devono concordare in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono.
Esempi:
Per i numeri ordinali superiori al decimo, si elimina l’ultima lettere del numero cardinale e si aggiunge il suffisso “-esimo”. Si applica la stessa regola anche per numeri molto alti.
11 (undici) » undic + ESIMO
Esempi:
11: Undicesimo, Undicesima
12: Dodicesimo, Dodicesima
13: Tredicesimo, Tredicesima
14: Quattordicesimo, Quattordicesima
15: Quindicesimo, Quindicesima
16: Sedicesimo, Sedicesima
17: Diciassettesimo, Diciassettesima
18: Diciottesimo, Diciottesima
19: Diciannovesimo/color>, Diciannov<color #22b14c>esima
20: Ventesimo, Ventesima
31: Trentunesimo/-i, Trentunesima/ -e
48: Quarantottesimo/-i, Quarantottesima/ -e
100: Centesimo, Centesima/ -e
In molti casi i numeri ordinali possono essere sostituiti dai numeri romani: